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GR News
today04.11.2025
È stata presentata a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Pirelli, la nuova edizione di Great Taste in Italy, la versione italiana di uno dei più autorevoli sistemi di valutazione gastronomica del mondo. L’appuntamento del 2026 promette di essere ancora più ambizioso: l’obiettivo è coinvolgere 1.000 prodotti agroalimentari per raccontare e premiare il meglio del made in Italy agroalimentare, unendo tradizione, qualità e innovazione.
Great Taste in Italy è la declinazione nazionale di Great Taste, il programma di riconoscimento creato oltre trent’anni fa dalla Guild of Fine Food nel Regno Unito. Ogni anno il circuito coinvolge più di 500 giudici e valuta oltre 14.000 prodotti provenienti da 110 Paesi. L’Italia è una delle sole due sedi al mondo ad ospitare le sessioni ufficiali di giudizio al di fuori della Gran Bretagna, un segnale della crescente centralità del nostro Paese nel panorama gastronomico globale. La prima edizione italiana, nel 2025, ha raccolto l’adesione di oltre 300 prodotti e 40 giudici, italiani e internazionali. Per il 2026 l’obiettivo è di ampliare ulteriormente la partecipazione: 400 produttori e 1.000 referenze, tra freschi, surgelati e conserve. Una sfida che mira a valorizzare la tracciabilità, l’autenticità e la riconoscibilità dei prodotti italiani, in linea con la missione di Great Taste in Italy: far conoscere nel mondo il valore culturale e qualitativo del cibo italiano.
La presentazione milanese di Great Taste in Italy ha riunito istituzioni e rappresentanti del comparto agroalimentare. Tra gli intervenuti, Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Christabel Cairns, associate managing director di Guild of Fine Food, Giovanni Malanchini, rappresentante di Regione Lombardia nel Comitato delle Regioni dell’Unione europea, Alberto Gottardi, presidente dell’associazione La Tavola di Mecenate Ets, e Gabriele Merlo, head of Quality di Cortilia, partner ufficiale della manifestazione. Beduschi ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti «un’occasione innovativa e democratica per promuovere territorio, culture e aree interne», aggiungendo che «Regione Lombardia sostiene percorsi che uniscono radici e innovazione, perché è da qui che passa il futuro competitivo del nostro sistema agroalimentare». In quest’ottica, l’assessore ha proposto di creare «una grande expo itinerante dedicata ai prodotti europei a denominazione, con prima tappa proprio in Lombardia».
A confermare la visione di sistema è stato Giovanni Malanchini, che ha ricordato come «la Lombardia sia la prima regione agricola d’Italia» e che il ruolo di Great Taste in Italy sia quello di «portare valore alle filiere e far crescere i territori, valorizzando le produzioni locali». L’iniziativa, dunque, non è solo un concorso, ma un punto di incontro tra imprese, istituzioni e cultura gastronomica. Il riconoscimento ottenuto da un prodotto selezionato da Great Taste diventa un marchio di qualità internazionale, in grado di aprire le porte di nuovi mercati e canali distributivi. Un ruolo fondamentale in questa direzione è quello dell’associazione La Tavola di Mecenate Ets, promotrice italiana del progetto insieme alla Guild of Fine Food. Il presidente Alberto Gottardi ha spiegato che la missione dell’associazione è «promuovere territori, prodotti tipici e beni culturali made in Italy» e che Great Taste in Italy è «uno strumento-vetrina fondamentale anche per i piccoli produttori, grazie alla sua trasparenza e al rigore dei giudizi». Per il 2026, ha aggiunto Gottardi, verrà introdotto un nuovo riconoscimento dedicato «alla migliore denominazione selezionata tra le cinque aree regionali italiane».
Il successo di Great Taste in Italy si inserisce in un contesto globale in cui la domanda di prodotti italiani di qualità è in costante crescita. Secondo dati ISTAT e ICE, nel 2024 l’export agroalimentare ha superato i 70 miliardi di euro, trainato da eccellenze come formaggi, oli, vini e prodotti da forno. Manifestazioni come questa contribuiscono a consolidare l’immagine del made in Italy agroalimentare come sinonimo di autenticità, sicurezza e gusto, valori sempre più apprezzati dai consumatori internazionali. Christabel Cairns, per la Guild of Fine Food, ha dichiarato: «Da oltre trent’anni organizziamo Great Taste con un metodo di giudizio riconosciuto in tutto il mondo per imparzialità e rigore. Portare le sessioni di valutazione in Italia è stato un onore e un passo importante per dare visibilità ai produttori italiani, connettendoli al nostro pubblico globale di buyer e consumatori».
L’obiettivo è duplice: facilitare la partecipazione delle aziende italiane e diffondere la cultura del gusto anche tra i retailer e gli appassionati del nostro Paese.
Le iscrizioni alla seconda edizione di Great Taste in Italy saranno aperte da dicembre 2025 a febbraio 2026 sul sito ufficiale greattasteinitaly.com. Gli organizzatori puntano a superare i risultati della prima edizione e a fare dell’Italia un hub strategico del gusto nel Mediterraneo, capace di coniugare tradizione, sostenibilità e innovazione. Come ha ricordato Gottardi, «dobbiamo essere inclusivi, mettere insieme le opportunità e fare rete». Un principio che riassume perfettamente la filosofia di Great Taste in Italy: celebrare la ricchezza dei nostri territori attraverso la qualità autentica del cibo, ambasciatore del made in Italy nel mondo.
Scritto da: Michele Ceci
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