Dopo Trieste, Milano: il successo delle Case del Made in Italy

La nuova presidenza della Fondazione Fiera Milano, guidata da Giovanni Bozzetti, ha presentato una roadmap ambiziosa che guarda alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e alla valorizzazione internazionale del Made in Italy. Al centro della strategia emergono le Case del Made in Italy, spazi permanenti dedicati ai settori trainanti dell’economia italiana, con l’obiettivo di sostenere le imprese e rafforzare la politica industriale del Paese. Si tratta di un progetto che mette insieme grandi eventi, promozione culturale e sostegno concreto al tessuto produttivo nazionale.

Dopo Trieste, FieraMilano: un nuovo presidio espositivo

Le Case del Made in Italy, luoghi fisici dedicati a moda, cibo, design e manifattura, pensati per accogliere buyer, investitori e stakeholder internazionali. L’idea è quella di creare un hub permanente che consenta alle piccole e medie imprese italiane di presentare i propri prodotti in un contesto già prestigioso, trasformando FieraMilanoCity in una piattaforma di riferimento per la promozione dell’eccellenza nazionale.

Secondo Bozzetti, queste strutture rappresentano «un ponte tra i distretti produttivi e i mercati globali», offrendo alle aziende la possibilità di consolidare rapporti commerciali e di attrarre nuovi investimenti. L’iniziativa si inserisce in una visione di lungo periodo che punta a rafforzare l’immagine del Made in Italy come marchio  riconoscibile nel mondo.

L’idea delle Case del Made in Italy non riguarda soltanto la visibilità, ma anche la creazione di un ecosistema favorevole allo scambio di know-how e all’innovazione. Ogni Casa potrà ospitare mostre permanenti, aree espositive, eventi di networking e spazi per la formazione, rendendo FieraMilanoCity un vero laboratorio di crescita per le imprese.

Una roadmap legata ai grandi eventi

La roadmap della Fondazione non si limita alle Case del Made in Italy ma si collega strettamente ai grandi eventi che interesseranno Milano nei prossimi anni. In particolare, le Olimpiadi Invernali 2026 rappresentano un’occasione straordinaria per mettere in mostra l’eccellenza italiana a un pubblico internazionale. L’evento porterà in Lombardia e nel Veneto milioni di visitatori, attirando l’attenzione dei media globali e generando un impatto economico stimato in oltre 3 miliardi di euro.

FieraMilanoCity sarà uno degli attori principali di questo percorso, ospitando iniziative culturali ed economiche parallele ai Giochi. Mostre, fiere tematiche e incontri internazionali troveranno spazio nei padiglioni della Fiera, creando un legame diretto tra il mondo dello sport e quello della produzione italiana. La scelta di puntare su eventi di portata globale è coerente con la missione di consolidare Milano come capitale europea dell’innovazione e della manifattura di qualità.

In questo contesto, le Case del Made in Italy diventeranno un tassello fondamentale per mostrare non solo prodotti ma anche competenze, sostenibilità e capacità di innovazione. La sostenibilità sarà uno degli assi portanti: i progetti architettonici delle Case prevedono l’uso di materiali ecocompatibili, energia rinnovabile e tecnologie digitali di ultima generazione.

Un sostegno alla politica industriale italiana

Il progetto delle Case del Made in Italy si pone anche come strumento di politica industriale. In un’intervista all’Adknronos, Bozzetti ha sottolineato come la Fondazione voglia «supportare attivamente la crescita del sistema produttivo nazionale» attraverso infrastrutture e iniziative capaci di generare valore aggiunto per le imprese. L’obiettivo è dare visibilità non solo ai grandi brand, ma anche a quelle realtà locali che costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana.

Nel comparto agroalimentare, ad esempio, le Case del Made in Italy offriranno un palcoscenico per i prodotti Dop e Igp, spesso poco conosciuti al di fuori delle loro regioni di origine ma molto richiesti all’estero. Nel settore della moda, saranno i giovani designer a trovare spazio per presentare collezioni innovative, accanto ai grandi marchi che hanno fatto la storia dello stile italiano. Nel design, Milano potrà consolidare la sua leadership mondiale, già rafforzata dal Salone del Mobile, con esposizioni permanenti che metteranno in luce la creatività e l’artigianalità del Paese.

FieraMilanoCity si candida così a diventare una vetrina permanente delle eccellenze italiane, integrando promozione commerciale, ricerca e networking. Le Case del Made in Italy fungeranno da catalizzatore per le filiere strategiche, rafforzando la competitività del Paese sui mercati internazionali.

Milano come capitale del Made in Italy?

Il progetto rafforza ulteriormente il ruolo di Milano come capitale del Made in Italy. La città, già polo nevralgico per la moda, il design e la cultura, vedrà in FieraMilanoCity un centro di gravità per le imprese italiane e straniere. Le Case del Made in Italy diventeranno così un simbolo di come tradizione e innovazione possano convivere, offrendo alle nuove generazioni un modello di sviluppo sostenibile e internazionale.

Milano, che sin dal 2021 ha confermato il suo primato come città più attrattiva d’Italia per investimenti esteri, potrà sfruttare il progetto delle Case per ampliare ulteriormente il proprio appeal. La roadmap di Bozzetti punta alla costruzione di un ecosistema solido e duraturo. Non si tratta solo di marketing, ma di un vero e proprio piano industriale in grado di portare benefici concreti alle imprese e di proiettare l’Italia su nuovi mercati.

Con questa strategia, la Fondazione Fiera Milano intende non solo valorizzare le eccellenze italiane, ma anche creare un modello replicabile in altre città e contesti internazionali. Le Case del Made in Italy saranno il cuore di questo progetto, una testimonianza concreta della forza e dell’identità dell’industria italiana nel mondo. In prospettiva, potranno diventare un marchio a sé, riconosciuto come sinonimo di qualità, innovazione e tradizione.