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Liquorificio Morelli, l’arte della distillazione d’eccellenza in Toscana

today03.11.2025

Sfondo

Nelle bottiglie del liquorificio Morelli, le lacrime di Bacco (goccioline di bevande alcoliche che si depositano ai lati e sul fondo del bicchiere) hanno tutta una storia da raccontare. Una storia dove famiglia, aromi e memorie intergenerazionali si fondono e si confondono. Fondata nel 1911 a Forcoli da Leonello Morelli, la piccola bottega artigiana nata nel cuore della Valdera è oggi una delle più antiche e prestigiose aziende liquoristiche italiane, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Cinque generazioni dopo, la passione di Leonello vive ancora negli sguardi e nelle mani dei suoi discendenti – Marco, Paolo e Luca Morelli – che guidano oggi l’impresa di famiglia. Un viaggio lungo più di un secolo, fatto di elisir, grappe e amari toscani che raccontano l’anima autentica di una terra unica.

Dalle radici di Forcoli alla modernità di Baccanella

Dal primo laboratorio di Forcoli, il Liquorificio Morelli è partito e da allora ha attraversato guerre, ricostruzioni e rivoluzioni industriali mantenendo sempre lo stesso equilibrio: unire artigianalità e innovazione. Oggi il catalogo dell’azienda conta oltre cento referenze, dalle grappe toscane ai brandy, dagli amari alle creme, fino ai liquori simbolo dell’impresa, come l’Arancino Speciale 32° e il celebre Limoncino Speciale 32°, vincitore di numerosi premi internazionali. «La nostra forza è la fedeltà ai valori con cui siamo nati: qualità, autenticità, legame con il territorio», racconta Marco Morelli. Una fedeltà che convive con la spinta costante verso il futuro, anche nella comunicazione e nel rapporto con le nuove generazioni. Oggi il marchio Morelli parla un linguaggio contemporaneo, pur restando radicato nella tradizione toscana.

Tradizione, innovazione e sostenibilità

La produzione del Liquorificio Morelli si distingue per l’uso esclusivo di ingredienti naturali e per una forte attenzione all’ambiente. Ne è esempio il Liquore al Pinolo, nato in collaborazione con il Parco di San Rossore, un omaggio al territorio pisano racchiuso in una bottiglia. Ma la sostenibilità per la famiglia Morelli è anche un modo di pensare: dall’uso di materie prime stagionali al riutilizzo degli scarti di lavorazione. Da questa filosofia è nato Anyma, progetto di cosmesi naturale che trasforma gli scarti della produzione in prodotti di bellezza, portando il profumo del liquore nel mondo del benessere. Non mancano, poi, i riconoscimenti: dal Concours Mondial de Bruxelles all’ISW Meininger Award, il Liquorificio Morelli ha collezionato negli ultimi anni medaglie d’oro per prodotti come il Limoncino Speciale, l’Amaro V Era, la Grappa Centenario e la Cru 98. Premi che confermano la qualità di una produzione dove ogni dettaglio è curato, dalle ricette al design delle etichette, elegante equilibrio tra tradizione e contemporaneità.

Un museo che racconta la storia del gusto

Nel 2017, nella storica sede di Forcoli, è stato inaugurato il Museo Morelli, un piccolo scrigno dove bottiglie d’epoca, registri contabili, etichette e strumenti originali raccontano oltre un secolo di storia del gusto. È un viaggio nel tempo che restituisce la memoria di una comunità e di un mestiere, intrecciando il lavoro artigiano con la cultura materiale della Valdera. A questo patrimonio si affianca il volume “I Morelli – Storia di una famiglia”, scritto da Marianella Marianelli, che ripercorre oltre cent’anni di impresa familiare, tra aneddoti, fotografie e testimonianze. Visitare oggi il Liquorificio Morelli significa vivere un’esperienza sensoriale completa: le visite guidate e le degustazioni a Baccanella permettono di conoscere da vicino i segreti di produzione e di ascoltare le storie dietro ogni etichetta. «Chi viene a trovarci non porta via solo una bottiglia, ma un pezzo della nostra storia», spiega ancora Marco Morelli.

Dalla liquoreria all’arte dolciaria: il fil rouge 

Negli ultimi anni, il Liquorificio Morelli ha ampliato la propria visione anche al mondo della pasticceria artigianale. Dall’unione tra tradizione e gusto sono nati i celebri panettoni al Limoncino e all’Arancino 32°, venduti in oltre 15.000 unità ogni anno, e i Pandolci, lievitati disponibili tutto l’anno. La linea Food è anche un esempio concreto di economia circolare: le bucce di limoni e arance, dopo l’infusione, vengono riutilizzate nell’impasto di cantuccini e barrette di cioccolato, in collaborazione con altre aziende toscane. Un modo per dare nuova vita agli ingredienti e continuare a valorizzare il territorio. Oltre un secolo dopo la fondazione, la famiglia Morelli resta fedele al suo motto: “Siamo ricchi di spirito”. Uno spirito fatto di passione, ricerca e visione che ha portato un piccolo laboratorio di provincia a conquistare i mercati d’Europa, America, Asia e Australia, senza mai smarrire la propria essenza: il profumo delle radici toscane.

Scritto da: Michele Ceci

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