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BeDimensional: è italiana la vernice al grafene che potrebbe sostituire i termosifoni

today24.10.2025

Sfondo

A chi non è mai capitato di lamentarsi della propria bolletta del gas o dell’elettricità? Le spese per il riscaldamento sono fra le voci più impattanti nei bilanci familiari e domestici. E da questa intuizione di fondo è partita l’idea di studiare un prodotto in grado di riscaldare gli ambienti senza disturbanti elementi di ingombro o voci di spesa fissa esorbitanti. La sua mission di lungo periodo è sostituire i tradizionali caloriferi in ghisa, ancora molto diffusi in Italia e nel mondo, ma anche i termoconvettori elettrici o il riscaldamento a pavimento. Trattasi di una vernice al grafene che crea una “pellicola” in grado di trasformare le superfici murarie, riscaldando l’ambiente. Nasce a Genova, dove è stata brevettata, per iniziativa della startup italiana BeDimensional, consociata dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). 

La vernice riscaldante Made in Italy?

Insomma: una pittura speciale, basata su materiali avanzati come il grafene, che una volta applicata su pareti o soffitti può generare calore quando attraversata da corrente elettrica. In particolare, la startup italiana BeDimensional ha presentato questa soluzione nella quale la vernice, insieme a semplici elettrodi, diventa un sistema radiante integrabile nelle strutture edilizie. La vernice funziona attraverso una classica legge della fisica, l’effetto Joule: la corrente applicata agli elettrodi inseriti nella pittura genera calore, che viene diffuso per irraggiamento a onde lunghe, riscaldando le superfici dell’ambiente piuttosto che solo l’aria. La soluzione è stata resa nota nel corso del 2025, con la presentazione ufficiale del prototipo e dei test tecnici. La vernice riscaldante Made in Italy può essere applicata sia in nuove costruzioni che in ristrutturazioni: è compatibile con cartongesso, pannelli sandwich in PVC o poliuretano, calcestruzzo, laterizio. Dal punto di vista della posizione, viene spesso consigliata l’applicazione su soffitti o pareti, così da garantire una diffusione uniforme del calore e ridurre rischi di contatto con superfici molto calde. Le situazioni di uso ideale sono per ora quelle di bagni, cucine, seminterrati, ambienti con elevata umidità o rischio di condensa/muffa — grazie al riscaldamento diretto delle superfici si riducono questi fenomeni.

Vantaggi e limiti

La vernice riscaldante Made in Italy promette alcuni benefici rilevanti sul piano ecologico, estetico e pratico: un risparmio di energia fino al 40 %, destinato a tradursi in bollette meno care, ma anche dei consumi relativamente bassi e, soprattutto, l’assenza di ingombri normalmente rappresentati da pompe, impianti di ventilazione e radiatori. Ciò comporterebbe non solo una liberazione degli spazi domestici, ma anche una riduzione considerevole dei costi di manutenzione. I consumi, neanche a dirlo, sarebbero pari a circa 35 W per metro quadro, contro 105/110 per i più moderni sistemi di riscaldamento a pavimento tradizionali. Ovviamente, l’uniformità dell’aria calda garantita da una verniciatura batterebbe in modo schiacciante quella di un sistema meccanico. Al prezzo di alcuni limiti, come per esempio la dubbia efficacia di una simile scelta in edifici ad alta dispersione, come ospedali e scuole, gli ostacoli normativi alla sua diffusione e soprattutto, la perdurante assenza di un prezzo di listino.

Implicazioni per il futuro e conclusioni

La vernice riscaldante Made in Italy rappresenta un’evoluzione interessante nel mondo del riscaldamento domestico e dell’efficienza energetica. In un momento storico in cui ridurre i consumi, ottimizzare gli spazi e abbassare i costi di gestione è cruciale, soluzioni come questa potrebbero giocare un ruolo importante. Tuttavia, per diventare davvero diffusa occorrerà definire un prezzo competitivo e trasparente per il mercato residenziale, oltre a quadri normativi chiari, certificazioni di sicurezza e durata dell’impianto; non meno importante sarà dimostrare l’efficienza reale su scala reale, in vari tipi di edificio e condizioni climatiche; la tecnologia si integri con altre fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, pompe di calore) per massimizzare il beneficio ambientale. In sintesi: la vernice riscaldante Made in Italy può essere una soluzione valida per chi sta ristrutturando o costruendo un edificio con buon isolamento e desidera un impianto di riscaldamento “invisibile” e moderno. Per chi invece abita in edifici poco isolati o con sistemi esistenti consolidati potrebbe essere più prudente aspettare che la tecnologia si consolidi e diventi pienamente commerciale.

Scritto da: Michele Ceci

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