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GR News
today01.10.2025
Dal 9 all’11 ottobre 2025 Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, ospiterà per la prima volta Alta moda italiana a Tashkent, un’iniziativa senza precedenti al servizio della creatività, dell’eleganza e della tradizione della haute couture italiana in un contesto inedito. Con sfilate, mostre, forum e un tableau vivant, la città diventa il nuovo palcoscenico della moda, aprendo le porte a un dialogo culturale e commerciale tra Italia e Asia Minore.
L’iniziativa Alta moda italiana a Tashkent nasce da un’idea di Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Ambasciata d’Italia a Tashkent, ed è organizzata da Click Company. A “benedire” la manifestazione sarà la top model Simonetta Gianfelici.
Il progetto si pone come obiettivo non solo quello di portare l’eccellenza sartoriale italiana in Uzbekistan, ma anche di creare nuove opportunità di scambio e collaborazione. Attraverso undici appuntamenti, fra cui otto sfilate, la moda italiana si racconta in chiave innovativa e sostenibile, confermando il suo ruolo da top player.
Il calendario delle sfilate di moda a Tashkent si annuncia ricco di nomi prestigiosi e di giovani talenti emergenti. Aprirà l’evento il designer Guillermo Mariotto, stilista e nota personalità televisiva, con una collezione di alta moda presentata nello scenario unico del Teatro dell’Opera di Tashkent.
Seguiranno le creazioni di Saman Loira, Francesca Liberatore, Federica Fusco, la designer uzbeka Azukar Moreno, Gianpaolo Zuccarello, Antonio Martino e l’Accademia Costume & Moda in collaborazione con Modateca Deanna. Ogni stilista proporrà una narrazione visiva che unisce arte contemporanea, sostenibilità e artigianato, con l’obiettivo di trovare il miglior connubio fra tradizione e innovazione.
Le location delle sfilate sono state scelte per esaltare la fusione tra modernità e cultura locale: dal Rooftop of the Nest One Skyscraper alle sale del Teatro dell’Opera, ogni passerella diventa un incontro tra due mondi, con la moda come linguaggio estetico universale.
Uno dei momenti centrali di Alta moda italiana a Tashkent sarà la mostra “L’Italia è di moda”, curata da Stefano Dominella. L’esposizione racconta la storia della moda italiana attraverso capi iconici e creazioni che hanno segnato l’immaginario collettivo grazie anche al cinema.
Tra i pezzi esposti figurano abiti indimenticabili come quello indossato da Anita Ekberg nella celebre scena della Fontana di Trevi in La dolce vita di Federico Fellini, il costume di Ingrid Bergman in Europa ’51 di Roberto Rossellini, quello di Audrey Hepburn in Guerra e pace di King Vidor e l’abito di Sofia Loren in Pane, Amore e… di De Sica.
La mostra non solo celebra il passato glorioso del Made in Italy, ma diventa anche uno strumento per dialogare con un pubblico multinazionale e avvicinarlo al valore artistico e culturale della moda.
Uno degli obiettivi principali di Alta moda italiana a Tashkent è offrire visibilità ai giovani designer, che avranno l’opportunità di condividere il palcoscenico con nomi affermati del settore. In particolare, il Tableau Vivant realizzato dagli studenti dell’Istituto Modartech rappresenta il simbolo di questa contaminazione tra generazioni e visioni stilistiche diverse.
Al centro delle proposte stilistiche ci sono temi chiave come la sostenibilità, l’artigianato e la valorizzazione delle tradizioni regionali. L’incontro tra creatività italiana e cultura uzbeka si propone come laboratorio di idee, capace di offrire spunti innovativi e di costruire nuove narrazioni per il futuro della moda.
Questa prima edizione, che si trasformerà in un appuntamento annuale, punta a rafforzare i legami tra Italia e Uzbekistan, aprendo scenari commerciali e culturali vantaggiosi per entrambi i Paesi.
La scelta di Tashkent come sede di questo evento non è casuale. L’Uzbekistan, crocevia tra Europa e Asia, si sta affermando come hub culturale ed economico importante. Portare l’alta moda italiana a Tashkent significa intercettare un nuovo pubblico e creare ponti con mercati emergenti desiderosi di qualità, artigianalità e innovazione.
Come afferma Stefano Dominella, l’evento «rappresenta una straordinaria opportunità per costruire nuovi legami tra l’Italia e i mercati emergenti». Il Made in Italy diventa così non solo un marchio di eccellenza, ma anche un veicolo di diplomazia culturale ed economica. E, ancor più realisticamente, uno strumento di soft power.
Alta moda italiana a Tashkent è molto più di un calendario di sfilate: è una celebrazione dell’eleganza, della storia e del futuro del Made in Italy, capace di unire passato e innovazione, tradizione e sostenibilità. Per l’Italia è un’occasione per rafforzare la propria immagine all’estero e aprire nuove prospettive commerciali e culturali. Per Tashkent è l’inizio di un percorso che la trasforma in capitale della moda internazionale in Asia Minore, proprio mentre anche la Cina conferma il proprio affaccio sulla moda italiana con l’Italy-China fashion summit, recentemente svoltosi a Milano.
Con questa prima edizione, il dialogo tra Italia e Uzbekistan entra in una nuova fase, dove la moda diventa strumento di connessione, crescita e creatività condivisa.
Scritto da: Michele Ceci
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