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Algoritmo Sonoro | Puntata del 31 luglio 2025 Synthia
Progettato per resistere agli ambienti più estremi del pianeta, Panther XL è il nuovo mezzo cingolato made in Italy che si prepara ad affrontare i ghiacci perenni dell’Antartide. Realizzato dalla società altoatesina Prinoth, sarà impiegato in supporto alle missioni scientifiche dell’Istituto Polare Norvegese nella remota stazione di ricerca di Troll. Con un carico massimo trainabile di 150 tonnellate, tecnologia all’avanguardia e una progettazione ibrida, Panther XL rappresenta una sfida italiana al cuore di uno dei territori più inaccessibili della Terra.
Si chiama Panther XL ed è il nuovo veicolo estremo prodotto da Prinoth, azienda con sede principale a Vipiteno (Bolzano), specializzata nella realizzazione di battipista, veicoli cingolati e mezzi per terreni difficili. Il nuovo modello, progettato specificamente per ambienti polari, verrà utilizzato a supporto delle attività logistiche e scientifiche della stazione di ricerca Troll, in Antartide, sotto la supervisione dell’Istituto Polare Norvegese.
La stazione di Troll si trova nella Terra della Regina Maud, una delle aree più storiche dell’Antartide, ed è attiva durante la breve estate australe, tra novembre e febbraio, quando le temperature diventano meno proibitive. In quel periodo, le missioni si concentrano su manutenzioni, ampliamenti e attività di ricerca intensiva. Per farlo, serve un mezzo che possa operare in totale affidabilità e sicurezza su ghiaccio, neve e pendenze estreme. È qui che entra in gioco Panther XL.
Panther XL è un mezzo cingolato ibrido, a metà tra un tradizionale battipista (i cosiddetti “gatti delle nevi”) e un veicolo da trasporto pesante. È stato pensato per trainare fino a 10-15 slitte, con un carico totale che può raggiungere le 150 tonnellate. Una capacità fondamentale per rifornire le basi scientifiche e spostare materiali in un ambiente dove l’uso di ruote tradizionali è impossibile.
Il progetto nasce dalla sintesi delle competenze delle varie sedi produttive di Prinoth. Dalla sede altoatesina di Vipiteno, specializzata in battipista, Panther XL eredita un’elettronica avanzata, con un display touchscreen personalizzabile, vetri riscaldati, tergicristalli a temperatura controllata e un sedile a sospensione pneumatica, elementi essenziali per garantire comfort e sicurezza all’operatore anche in condizioni climatiche estreme.
La base meccanica, invece, è ispirata ai cingolati già in commercio: il sottocarro in gomma, dotato di tensionamento automatico dei cingoli e ruote di grandi dimensioni, sfrutta un brevetto Prinoth che consente la massima aderenza su terreni difficili. Questa struttura permette al mezzo di muoversi con agilità su neve, ghiaccio e persino superfici irregolari o cedevoli.
Sebbene l’ingegneria e lo sviluppo siano made in Italy, la produzione dei dieci esemplari destinati alla Norvegia avverrà nello stabilimento Prinoth di Granby, in Canada. L’ordine da parte dell’Istituto Polare Norvegese ha un valore complessivo di 17 milioni di euro, e rappresenta uno dei contratti più significativi nel settore dei veicoli per l’esplorazione scientifica in ambienti estremi.
L’iniziativa si inserisce in un contesto internazionale in cui la logistica antartica è diventata un settore strategico, sia per il sostegno alla ricerca scientifica sia per il consolidamento della presenza geopolitica nelle regioni polari. L’Italia, grazie a Prinoth, si inserisce ora in questo scenario non solo come fornitore di tecnologia, ma anche come protagonista dell’innovazione nel settore dei trasporti estremi.
Oltre alle caratteristiche già citate, Panther XL integra una serie di innovazioni inedite per veicoli di questa categoria. In particolare, il mezzo adotta una cabina a sospensione integrale, progettata per assorbire urti e vibrazioni, migliorando la stabilità e la sicurezza in condizioni di marcia difficili.
Un’altra novità assoluta è il sistema a quattro cingoli con dinamica di guida brevettata, che garantisce manovrabilità e trazione anche su percorsi ghiacciati o in pendenza. A bordo, il conducente potrà contare anche su funzioni di guida assistita, pensate per semplificare le operazioni durante le lunghe missioni in ambienti ostili, dove l’errore umano può avere conseguenze gravi.
Queste innovazioni fanno del Panther XL non solo un mezzo di trasporto, ma un centro di comando mobile, capace di operare in autonomia per lunghe tratte e di supportare attività complesse come il trasporto di carburante, container, attrezzature scientifiche e moduli abitativi.
Il progetto Panther XL rappresenta un caso di tecnologia italiana applicata all’estremo. Pur con una produzione affidata a una sede estera del gruppo, l’idea, la progettazione e molte delle innovazioni nascono in Italia. Un segno di come l’ingegneria tricolore sappia ancora affermarsi nel mondo, anche in settori di nicchia come quello dei veicoli polari.
Secondo quanto dichiarato da Prinoth, il mezzo sarà operativo già nella prossima estate antartica, quando le temperature al Polo Sud, pur restando sotto lo zero, permettono attività logistiche. Sarà il banco di prova definitivo per un veicolo che potrebbe trovare impiego anche in altri scenari estremi, come le esplorazioni artiche, le operazioni di salvataggio in alta quota e le missioni ambientali in zone inaccessibili.
Nel complesso, Panther XL si inserisce in una nuova generazione di mezzi all-terrain pensati per l’esplorazione scientifica e industriale, aprendo la strada a nuove collaborazioni internazionali nel campo della tecnologia applicata ai climi estremi.
Scritto da: Matteo Respinti
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