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Algoritmo Sonoro | Puntata del 16 luglio 2025 Synthia
today10.07.2025
Presto, per viaggiare in aereo dall’Italia verso i Paesi dell’Unione Europea, non sarà più necessario mostrare la carta d’identità per volare. È quanto stabilito da una nuova disposizione dell’ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), approvata dal Ministero dell’Interno. Il provvedimento punta a semplificare le procedure d’imbarco e ad avvicinare il trasporto aereo a quello ferroviario, con vantaggi pratici per milioni di passeggeri. Tuttavia, resta raccomandato portare con sé un documento valido in caso di controlli.
L’eliminazione dell’obbligo di mostrare la carta d’identità per volare è una delle novità più rilevanti introdotte da ENAC negli ultimi anni. La nuova norma, già approvata a livello regolamentare, supera la consueta doppia verifica dei documenti: fino ad ora, infatti, i passeggeri dovevano presentare la carta d’imbarco ai varchi di sicurezza e, successivamente, un documento di identità al gate.
Con le nuove regole, per i voli nazionali e quelli diretti verso i Paesi dell’area Schengen, sarà sufficiente la carta d’imbarco. In questi casi, non servirà più mostrare la carta d’identità per volare. Secondo ENAC, la misura mira a velocizzare l’accesso agli aerei, ridurre le code e semplificare l’esperienza aeroportuale.
«Gli aeroporti sono luoghi sicuri, ed è arrivato il momento di trattare il trasporto aereo come quello ferroviario», ha dichiarato il presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma, al Corriere della Sera. Una semplificazione che si inserisce in una più ampia strategia di modernizzazione del sistema aeroportuale italiano.
La nuova disposizione si applicherà a tutti i voli in partenza dall’Italia verso i Paesi dello Spazio Schengen, inclusi Francia, Germania, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Austria e Polonia. Rientrano nel provvedimento anche Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Per queste destinazioni, la carta d’identità per volare non sarà più richiesta al momento dell’imbarco.
Restano però alcune eccezioni: Irlanda e Cipro, pur essendo membri dell’Unione Europea, non aderiscono allo Spazio Schengen, e continueranno a richiedere un documento identificativo. Stessa situazione per il Regno Unito, che, dopo la Brexit, non fa più parte né dell’UE né dell’area Schengen. In questi casi, la carta d’identità per volare rimane obbligatoria.
Attualmente non è ancora stata annunciata una data ufficiale per l’entrata in vigore della nuova norma, ma il quadro regolamentare è già operativo. Toccherà ora alle compagnie aeree e agli aeroporti adeguarsi alle nuove disposizioni. Nel frattempo, ENAC invita i passeggeri a continuare a portare con sé un documento valido, sia per eventuali controlli a campione da parte delle forze dell’ordine, sia perché il provvedimento vale solo in partenza dall’Italia. Al rientro da un Paese estero, la carta d’identità per volare sarà ancora necessaria.
L’abolizione dell’obbligo di mostrare la carta d’identità per volare non comporta un abbassamento del livello di sicurezza nei terminal. Restano infatti in vigore tutti i controlli ai varchi: ogni passeggero continuerà a passare attraverso i metal detector e i sistemi di ispezione dei bagagli a mano.
Le forze dell’ordine potranno comunque richiedere, in qualsiasi momento, l’esibizione di un documento identificativo. La carta d’identità per volare, quindi, non va dimenticata: potrà essere richiesta per controlli di sicurezza o per accertamenti casuali.
Il timore che qualcuno possa salire a bordo con la carta d’imbarco di un’altra persona è stato smentito dallo stesso Di Palma: «Esistono filtri di sicurezza visibili e invisibili negli aeroporti. E chi viola le regole va incontro a sanzioni molto severe».
La novità si inserisce in un più ampio processo di digitalizzazione del settore: l’adozione di carte d’imbarco digitali, check-in online e, in alcuni scali, riconoscimento facciale, ha già modificato il rapporto tra identità e viaggio. In questo contesto, la carta d’identità per volare diventa meno centrale, anche se ancora utile.
L’obiettivo finale della riforma è equiparare il viaggio in aereo a quello in treno, almeno per i voli a corto raggio e all’interno dello Spazio Schengen. In ambito ferroviario, nessuno è tenuto a esibire un documento per salire a bordo, salvo controlli straordinari. Ora, anche negli aeroporti italiani, la carta d’identità per volare diventa non più necessaria nella maggior parte dei casi.
Questa semplificazione è vista come un passo in avanti verso un sistema di trasporto più moderno, fluido e digitale. Secondo le stime delle associazioni di categoria, una gestione più efficiente dei controlli potrà ridurre i tempi di imbarco fino al 20%.
Tuttavia, almeno per il momento, la prudenza resta fondamentale. In assenza di una data certa per l’implementazione piena della norma, e con molti Paesi che mantengono regole diverse, la carta d’identità per volare resta comunque un documento da portare sempre con sé.
Scritto da: Matteo Respinti
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